“Non sono più Josie Buzzicozza” – Epifanie tardive (e fuori luogo) di una plus size

Ieri c’è stata una sorpresa inaspettata. Un ribaltone clamoroso, di quelli come solo in “Mai stata baciata“. Se sapete di cosa sto parlando. Che, poi, non è nel mio stile paragonare la mia vita alle trame dei film rosa. Ma, tant’è. Il mio “io adolescente” interiore, in nettissimo ritardo, ha finalmente buttato fuori un grido liberatorio:
Non sono più Josie Buzzicozza!“.
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Un’epifania tanto tardiva quanto fuori luogo, specie per una che professa l’amore per sé stessi e ci imbastisce pure un blog su questa filosofia. Per di più, è stata un’epifania in perfetto stile James Joyce. Una di quelle improvvise rivelazioni spirituali che svelano i significati più profondi dell’esistenza. Il tutto, a pochi giorni dal mio 26esimo compleanno. Altri due giorni e rischiavo di essere fuori tempo massimo.
Cosa sarà mai successo? Dopo averci ricamato tanto, ho quasi timore a svelarlo perché si tratta davvero di una sciocchezza di proporzioni galattiche. Ma, per la serie l’autostima non è mai abbastanza, anche queste piccolezze contribuiscono a sollevarmi il morale. E me le tengo. A costo di scalfire l’immagine di ragazza intelligente a cui mi aggrappo da anni, non potendo competere per la graduatoria delle fighe da paura. Ma solo perché quando mi sono presentata le selezioni erano già chiuse.

Dritta al sodo: sono stata invitata, in qualità di giornalista (o, meglio, aspirante tale dal mio punto di vista…) a far parte della giuria dello School Contest (clicca per l’evento) della mia città, Foligno. Non so se dalle vostre parti ce ne sono, ma a Foligno lo School Contest è praticamente un’istituzione. Dieci ragazzi e dieci ragazze degli istituti d’istruzione superiore della città salgono in passerella per una notte e sfilano per contendersi il titolo di ragazzo e ragazza con più stile e coppia più simpatica. Un’iniziativa molto carina che vede coinvolti media locali, retailer di abbigliamento, hair stylist e makeup artist che mettono a disposizione la loro professionalità e il loro ingegno per una serata divertente. Sono felice che, rispetto agli School Contest di quando ero adolescente io, non si parli più di re e regine di bellezza. Tra l’altro, anche nel regolamento e nell’invito all’evento viene specificato che i ragazzi non vanno giudicati sulla base di canoni estetici “assolutamente soggettivi”. L’evento si svolgerà giovedì 23 gennaio al Serendipity club di Foligno.
school contest serendipity
Eppure, memore delle mie disavventure e disagi adolescenziali, su due piedi sono stata assalita da 30 secondi esatti di ansia e paranoie. Anni di vita studentesca mi sono passati davanti agli occhi in flash back:

“Ma che c’entro io con i più fighi delle scuole? Io che quando c’erano le assemblee studentesche me ne stavo in un angolo e tentavo di confondermi con i materassoni della palestra? Io che invece di esibirmi allo spettacolo di fine anno nel grande Auditorium della città, facevo uno spettacolo teatrale con il gruppo di recitazione in un teatro dove mai nessuno dei miei compagni s’è fatto vedere, per non compromettere la propria reputazione? Io che sono stata scaricata, prima ancora di aprire bocca, come collaboratrice del giornalino scolastico dal direttore di V perché quando mi ha vista gli sono sembrata un cesso? Io che non sono andata a festeggiare i 100 giorni dal diploma perché avevo paura di uscire dalla mia comfort zone?”.

Stop.Non sono più Josie Buzzicozza“. O, nel mio caso particolare: “Non sono più la Manzetta” (quant’è liberatorio gettare in pasto a voi internauti questo appellativo). Là fuori nessuno mi conosce. Pur scrivendo per un quotidiano e un paio di riviste, non mi reputo più integrata nel tessuto sociale cittadino rispetto a quando ero una 15enne goffa e ingenua. E, con ogni probabilità, quando mi presenteranno come uno dei giurati, in molti si domanderanno “Ma chi è questa?“.
Dunque, la mia epifania è la seguente. Da quando sono me stessa – circa da 5 anni a questa parte – sono riuscita a farmi guardare per quella che sono. Sono pochi quelli che si interessano a me, che sono curiosi di sapere cosa penso, cosa faccio, che si appassionano alle mie idee, iniziative, ai miei lavori, che si accorgono delle mie capacità. Sono riuscita anche a farmi amare. Sono pochi. Ma quei pochi li ho convinti per sempre. A quei pochi sono riuscita a  togliere il filtro del pregiudizio dai loro occhi. E poco importa se in 5 anni sono ingrassata o se ho fatto qualche figuraccia in pubblico. Io sono stata sempre sicura di me. Ferma, determinata e appassionata. Se qualcuno se ne accorge, indubbiamente, mi fa piacere. Ma ciò che più conta è che questa epifania per me duri per sempre.

Ciance esistenzialiste a parte, sì ho già in mente l’outfit per giovedì sera – stivaloni sexy in arrivo! Sì, pubblicherò un outfit of the night! Sì, vi farò vedere qualche foto! Per di più, vi farò parlerò di questo papillon fighissimo in iuta che si sono inventati dei tizi ingegnosissimi della mia città. Sono i Prosac Always Smile 🙂
papillon iuta prosac always smile

12 risposte a "“Non sono più Josie Buzzicozza” – Epifanie tardive (e fuori luogo) di una plus size"

  1. Non ho idea di come io sia capitata qui, ma le magiche paroline “curvy blog” mi hanno convinta a cliccare. Il grido “non sono più Josie Buzzicozza” l’ho lanciato anche io, e pur avendo superato la boa dei trent’anni (da ben due), ci ho messo parecchio per uscire dal mio cantuccio e superare certi scogli.

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  2. Finalmente sai chi sei e sei chi sei… Quant’è bello, no? La scuola è stata parecchio difficile anche per me, ma per fortuna il mondo e la vita, non finisce lì! Tu sei una grande! E hai tutto il diritto di essere in giuria! Vai e mangiateli! 😉

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    1. ahahahah Grazie Vale! Ma non ci sarà bisogno di mangiarmi nessuno. Spero, tra l’altro, che i ragazzi non si scanneranno tra di loro! Ah, il tuo nuovo outfit mi piace molto! Quel vestito di Bon Prox ti sta da dio!

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    1. Ci riuscirai, ne sono certa! La presa di consapevolezzanon è solo il primo, importantissimo, step, è anche il passo più faticoso da fare! Va’ avanti e fammi sapere come va! Un abbraccio

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