Shooting di James Bianchi
Location: Foligno, centro storico
I miei gusti sono estremamente semplici.
Mi piacciono le cose minimali e ordinate.
Mi piacciono le cose terribilmente incasinate.
Non si può stare senza una regola costante. Ma, soprattutto, non si può stare senza un guizzo di irregolarità.
Se l’ordine instilla sicurezza e serenità, la sregolatezza può spodestare qualunque certezza. Costringe a sondare dimensioni immense e inesplorate. Suggerisce sviluppi imprevisti.
L’irregolare alimenta il cambiamento.
La regola custodisce la stabilità.
L’inerzia e il movimento.
Due mondi opposti che tracciano i confini distanti di un’unica entità.
Mai chiamarli “contrari”: uno non esclude l’altro. Si completano.
Coesistono. Convivono.
A nulla serve chiedersi se sia meglio sperare nella quiete o nel caos.
Una perfetta linea retta o uno scarabocchio aggrovigliato.
Arrendevolmente, mi auguro di non avere l’uno senza l’altro.
Confido nella regola e nel suo potere di sedazione.
Reclamo l’irregolare e il suo “giogo” di seduzione.
Outfit curvy plus-size: l’irregolare in piena regola
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👗 Cosa indosso
Abito lungo black/white – Fiorella Rubino
Choker gold & silver – Giacomo Bevanati Wearable Art
Rossetto – All fired up MAC

Non è un caso che lo shooting di questo outfit curvy rappresenti il potente incontro/scontro tra le ordinate simmetrie della città – sullo sfondo – e gli impetuosi intrecci dei tessuti e dei gioielli – in primo piano.
Il contrasto sia un po’ nel mio vivere quotidiano, nella mia personalità.
Proprio per questo, mi sono sentita fortemente ispirata e influenzata da alcuni pezzi che indosso nell’outfit.
I gioielli di Giacomo Bevanati. O meglio, la sua wearable art, arte da indossare.
Sono le collane in stile chocker gold e silver che porto al collo. Dettagli che assumono il ruolo di protagonisti ogni volta che li indosso.
Ogni esemplare di wearable art di Giacomo Bevanati è realizzato con fili metallici intrecciati a mano, senza uno schema o un ordine definito.
Ognuno è un pezzo unico, il risultato di un’emozione del momento che guida le mani dell’artista in questa gestualità ripetitiva che da cui prendono vita forme e intrecci sempre diversi.
“La trama di ogni creazione non è mai uniforme. In questo pezzo della collana, i nodi sono aggrovigliati, non seguono una logica. In quel momento ero incazzato. – mi confida Giacomo, sorridendo – Di qua la maglia è più larga e regolare, ero sereno e razionale”.
La linea tra regole e sregolatezza è sottilissima. È fatta per giocarci.
Quello che mi stupisce di Giacomo è il fatto di essere completamente autodidatta: ha visto un potenziale espressivo nei fili di metallo e ha imparato da solo a intrecciarli, per creare.
Solo quest’anno, le opere di Giacomo Bevanati sono stata esposte al Tate Modern di Londra nell’ambito del workshop Tasty and Smelly e alla Biennale di Venezia nella sezione Anima Mundi.
Intanto, la sua produzione si fa sempre più vasta. I choker che indosso sono disponili anche in versione L, ma ci sono anche bracciali, orecchini, copricapi e maschere.

Ogni pezzo viene realizzato in due versioni: color silver con filo di acciaio inox (steel wire) e color oro con filo di ottone (brass wire).
Molte delle sue creazioni sono unisex e offrono a ogni persona una possibilità di utilizzo. Hanno tutte un’apertura regolabile per permettere a tutti di indossarli, indipendentemente da dimensioni e forme del corpo.


Se anche voi siete delle anime che seguono le regole, ma si abbandonano volentieri dall’irregolarità, allora ho un altro consiglio per voi.
Sabato 23 e domenica 24 settembre – questo fine settimana – avete la possibilità di vedere dal vivo le creazioni di Giacomo Bevanati, nella mia (nostra) città natale: Foligno, in provincia di Perugia. Troverete ben 50 talenti in mostra con le loro creazioni a Week Hand – Festival del fatto a mano! Che si svolge proprio nel centro storico.
La location principale, Palazzo Trinci, la vedete nella foto…

Non serve aggiungere altro! 😀
[ Post in collaborazione con Giacomo Bevanati ] Sito web | Facebook
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E tu che rapporto hai con le regole e la sregolatezza?
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